Per D'Alfonso «Mattarella figura autorevole», per Gatti «signorile reperto archeologico»

ROMA – Sergio Mattarella, giudice della Corte Costituzionale, è il 12esimo presidente della Repubblica Italiana. E’ stato eletto alle 12:58, quando è stato raggiunto il quorum di 505 voti necessario alla quarta votazione per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. 

I commenti dei Grandi elettori abruzzesi. «Il nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è un fine conoscitore della carta Costituzionale e questo lo rende una figura autorevole e di assoluta garanzia in un momento nel quale il nostro Paese è chiamato a completare il percorso istituzionale delle riforme». Così il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, pochi istanti dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. «Con il mio voto ho contribuito a eleggere una figura di alto profilo istituzionale, ricca di ideali e che ha dimostrato, in passato, di essere esempio di rettitudine e coerenza intellettuale. Al nuovo presidente della Repubblica – conclude Di Pangrazio – rivolgo un augurio di buon lavoro a nome di tutta
la comunità abruzzese».
«Saluto con grande gioia l’elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica. Con lui al Quirinale avremo la garanzia di poter contare su una personalità al di sopra delle parti, dotata di un’approfondita conoscenza della Costituzione e del funzionamento delle istituzioni. Rendo certo ai cittadini abruzzesi che sarà mia cura invitare il Presidente neo-eletto a compiere al più presto una visita istituzionale in Abruzzo per verificare di persona il cammino intrapreso» è stato il commento di Luciano D’Alfonso.
«Non ho votato Mattarella, è una persona rispettabile, ma ce ne sono tante di persone rispettabili. Mi aspettavo una persona di maggiore autorevolezza e di maggiore spessore internazionale. Ce n’erano tante, perfino nel Pd. Sono due anni che sentiamo parlare della rottamazione e poi il rottamatore chi va a pescare? Un prezioso, elegante e signorile reperto archeologico». Lo ha detto Paolo Gatti. «A lui – aggiunge – auguro comunque buon lavoro e ho applaudito per la sua elezione; nutro grande rispetto per le istituzioni. Non è una questione di partito o di metodo, ne faccio una questione di figura. Lui è una figura discreta».